
La vera origine degli spaghetti alla carbonara
Gli spaghetti alla Carbonara sono chiaramente un piatto della tradizione laziale, tuttavia sia l’origine che l’attuale diffusione non si restringono a questa area geografica.
Quale sia la vera origine degli spaghetti alla carbonara rimane un mistero, ci sono diverse ipotesi, ma nessuna risulta essere stata “storicamente” provata. L’unica cosa certa è che, almeno per quanto riguarda il nome, la Carbonara è apparsa non prima della metà del 1900. Quindi con molta probabilità sarebbero da scartare quelle ipotesi che farebbero risalire l’origine del nome degli Spaghetti alla Carbonara a prima del secondo dopoguerra.
Comunque i dubbi che ruotano attorno a questo piatto sono due: l’origine del nome Carbonara e della ricetta stessa (con l’impego dei suoi ingredienti: pasta, uova, guanciale, pepe nero).
Come già annunciato, ci sono diverse teorie:
– tesi dell’origine napoletana
sebbene gli spaghetti alla Carbonara rappresentino un caposaldo della tradizione gastronomica romana e laziale, una possibile origine dell’uso dei suoi tipici ingredienti è proprio quella napoletana perché nel libro “Cucina Teorico Pratica”, un libro pubblicato nel 1837 dal napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, è presente una ricetta (non con il nome di Carbonara) che utilizza uova per condire la pasta. Certamente non era la vera e propria carbonara perché manca il guanciale, ma con ogni probabilità può essere considerata l’antesignana della Carbonara.
Inoltre è parte della tradizione culinaria partenopea l’utilizzo di uovo sbattuto con formaggio da aggiungere a delle preparazioni dopo la loro cottura favorendo il apprendimento dell’uovo senza cuocerlo troppo.
– tesi dell’origine angloamericana
un’ipotesi meno allettante (e consentitemi, un po’ penalizzante della grande storia gastronomica italiana) è quella dell’introduzione da parte degli americani di uova e di bacon per condire la pasta. La base di questa teoria risiede nella coincidenza della comparsa del nome Carbonara dopo la liberazione di Roma da parte delle truppe alleate, nel 1944. In effetti nel libro “La cucina romana” di Ada Boni, pubblicato nel 1930, non è menzionata la Carbonara, si ritiene quindi che l’origine debba essere successiva a questa data. Comunque questa ipotesti fa ritenere che gli americani stanziati in Italia cominciarono ad utilizzare gli ingredienti a loro familiari (uova e bacon) per condire la pasta; probabilmente a partire da questo si è sviluppata la vera e propria ricetta che si è radicata poi nella tradizione culinaria romana e laziale.
– tesi dell’origine dei carbonai appenninici
per quanto riguarda questa ipotesi, si tratta in verità di vera e propria leggenda perché non ci sono concreti dati storici a suo supporto. Comunque la leggenda vorrebbe che i carbonai che andavano a far carbone nei boschi si portassero dietro pasta condita con uova, guanciale, e formaggio. Questa ipotesi, sebbene potrebbe spiegare bene l’origine del nome (Carbonai-Carbonara), non sembra essere molto convincente perché quando i carbonai andavano nei boschi per produrre carbone bruciando legna rimanevano per lungo tempo nei boschi, tempo non sufficiente a conservare le uova.
– tesi dell’origine dei Carbonari del ‘700
un’altra ipotesi è quella dell’origine del nome Carbonara dai Carbonari del ‘700 intesi come gli insorgenti italiani clandestini contro l’occupazione austriaca del nord italia, attivo tra la fine del ‘700 e le guerre d’indipendenza italiane. Questa ipotesi appare assai poco probabile perché non vi è alcun riferimento storico comprovato che possa dimostrarla.